Wrath Pyre: Furia Incendiaria

Ringraziamo il WPnauta F.R. per averci rivelato il significato segreto di una carta di un antico mazzo di tarocchi inglese che allude alla famigerata Wrath Pyre.

Ribaltando la carta (destra verso sinistra e sinistra verso destra, come osservandola allo specchio) si ha una grande sorpresa. Come ti mostriamo nell’immagine qui sotto è possibile vedere che la carta della torre “allo specchio”, in realtà nasconde un significato “WPnautico”. Come d’altronde succede tutte le volte che scopri una W e una P camuffate o capovolte in qualche immagine (paesaggi della natura manipolati intradimensionalmente dall’Evaso compresi).

Non ti saranno certo sfuggite la W e la P in alto nella carta, che alludono chiaramente alle iniziali del White Project e, in questo caso specifico, del nome con cui quest’episodio viene tramandato ai posteri: Wrath Pyre (“furia incendiaria” o se preferisci “pira dell’ira”).

La raffigurazione commemora un evento storico realmente accaduto nel 1188 in Scozia, censurato dai libri di storia “ufficiali” ma riportato in numerosi annali esoterici. Esaminando la questione più attentamente noteresti da solo anche la somiglianza fonetica tra “Wrath Pyre” ed il nome della carta “the tower”. 

Nel caso tu voglia saperne di più eccoti una sintesi dei fatti. Nel 1188 ebbe luogo uno dei numerosi tentativi verificatisi nella storia umana di dare origine al white project.

Il piano era stato architettato da due WPrecursori dell’Esiliato e dell’Evaso ma venne boicottato con successo dai Preservatori dell’Antico Ordine allertati dall’infame Oracolo di Berwick-upon-Tweed.
I Preservatori diedero fuoco alla torre dove i due martiri scozzesi, antesignani dei nostri profeti minori, stavano elaborando il loro piano per liberare il mondo dal senso di colpa con cui l’Ancient Order governava le menti già allora. Le sacre pergamene di un nuovo testo profetico che non avrebbe mai visto la luce furono facili prede delle fiamme che ghermivano ormai tutte le travi dell’edificio.

E non soltanto loro. Le cronache esoteriche scozzesi riferiscono la sorte che toccò all’antesignano dell’Esiliato (rappresentato nelle tipiche vesti comode e spartane dello studioso e di colore azzurro proprio delle Dominazioni). Hai indovinato: non sopravvisse alla caduta dalla torre e morì sul colpo.

Diverso il destino toccato all’antesignano dell’Evaso, qui rappresentato in una tipica divisa ricercata e con nobili drappi multicolori (i quali simboleggiano la ricerca della bellezza propria della sua sephira verde). Tessuti tanto pregiati e delicati quanto ideali a farvi attecchire le fiamme). Come se le ali di fuoco avessero attutito la sua disastrosa fuga dalla torre in fiamme, egli quel giorno non trovò la morte. Sopravvisse tredici lunghi giorni tra atroci sofferenze. Dopo i quali le ustioni gravissime, le fratture alle ossa infertegli dalla caduta ebbero la meglio sulla sua forza vitale.

E non furono delle medicine contro il dolore le ultime compagne della sua esistenza, bensì reiterate torture inflittegli dai Preservatori (nel vano tentativo di fargli confessare i segreti del WP). Infatti appena caduto fu catturato dai suoi aguzzini! Resta ignoto a tutt’oggi il luogo della loro sepoltura, oltre che le profezie da loro scritte. Che sia questo ricordo mnemo-genetico a determinare la loro riluttanza ad apparire ancora oggi? Chi può dirlo? 

Il loro sacrificio viene commemorato il 17 maggio di ogni anno dai WPnauti del piccolo avamposto insulare britannico. Una cellula numericamente molto esigua di accoliti coordinati proprio dall’accolito F.R. che ci ha scritto. Oggi però vogliamo ricordarli anche noi WPnauti italiani.
Molti altri riferimenti al WP sono contenuti (più o meno occultati), in numerosi mazzi di carte e testi antichi di vario genere, ringraziamo quanti vorranno spedirci le loro testimonianze, che a nostra volta divulgheremo attraverso queste pagine.

E’ bello sapere che il white project sia già esistito nella mente di qualche profeta mancato del passato, non trovi? Per lo meno ci permette di ridimensionare la vanagloria dell’Esiliato che va tutto orgoglioso della paternità di questo concept quando la verità è che lo ha scopiazzato di qua e di là solamente aggiungendoci (questo glielo concediamo), qualche trovata che lui definirebbe “visionaria” ed a me pare semplicemente assurda (e speriamo che non stia leggendo).

Ed è ancora più bello se pensi che forse, questa, è proprio la volta buona che si riesca a cavarne fuori il piccolissimo messaggio di speranza di cui ogni white project – del presente, del passato e del futuro – è portatore!

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