Weak Points (non è un mondo per i troppo buoni)
La priorità del momento, vale a dire ‘l’esperimento wp2’
Esperimento 2 che poi sarebbe ‘l’esperimento del muro di scudi alchemico’, ma a forza di parlarne si è progressivamente passati a una formula abbreviata. La formula scelta è così chiamata perché si fa indierettamente riferimento all’esperimento wp1 ovvero, l’esperimento onirico collettivo.
Consapevoli della gravità della situazione, gli studiosi del team Duplicity hanno smesso di ricercare nuove evidenze pseudoscientifiche su evidenze pseudoscientifiche ed hanno condiviso la loro conclusione, alla buon’ora, con il wp inner circle. La conclusione la trovi espressa nel titolo dell’articolo.
Colpire i punti deboli altrui è ignobile, immobilizzare qualcuno e poi colpirlo nei punti deboli è ignobile al quadrato.
Ma poiché chi desidera colpire qualcuno in un punto debole desidera anche che il bersaglio non si difenda, tenderà appunto a immobilizzarlo.
Specialmente quando l’attacco parte da più soggetti, i quali possano dividersi i due compiti, ovvero immobilizzare e colpire.
Come fare allora se si è troppo buoni?
Facciamo un breve ripasso.
Nell’articolo dell’11 maggio 2017 veniva riportato “riferiremo degli esiti in un resoconto esaustivo al termine dei lavori previsto per ottobre“.
…siamo arrivati a ottobre, anche se nel 2019, e queste sono le risultanze conclusive.
Questo non è un mondo adatto ai troppo buoni.
Se ne nutre.
Sembra che lo stesso aggettivo ‘buono’, alluda al fatto che qualcuno è ‘buono da mangiare’, per il mondo.
Per tua fortuna, nel caso ti fosse capitato in sorte di essere buono, e non trovassi allettante la prospettiva di essere ‘cibo’ per il mondo, pare esserci una possibile soluzione.
In passato, erano emersi risultati di ricerca sulla natura degli angeli che gettano speranza a quelli come te.
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points
Ripercorrendo all’incontrario le tesi allora riportate, vediamo la possibile soluzione al tuo problema.
I troppo buoni sono tipicamente soggetti ‘diversi’, poiché nella diversità c’è una caratteristica che inclina all’empatia verso gli altri ‘diversi’, generalmente bersagli degli ‘omologati’.
E non solo: catalizzatori del loro istinto di aderire ai diktat della specie.
Specie che vorrebbe isolare i ‘diversi’, facendoli sentire ‘sbagliati’, ispirando cattiveria e incomprensione da quanti, più simili a tutti quanti gli altri, possono esprimere, individualmente, il biasimo collettivo della specie. La quale vorrebbe disfarsi di loro.
Oppure piegarli perché il loro sacrificio serva di monito. Dal punto di vista delle speci questo comportamento è persino comprensibile.
Se però si parla della specie umana e quello troppo buono sei te, sapere la ragione per cui i tuoi punti deboli attirino i colpi, probabilmente non ti farà stare meglio.
I buoni ignorano però di possedere anche un’arma.
Proprio nella loro diversità è presente il loro tratto angelico: infatti gli umani sono tutti della medesima specie, gli angeli sono tutti di speci diverse (Tommaso D’Aquino).
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Un tratto diverso in un umano, è probabilmente indizio di scintilla angelica. E questo è il punto di svolta!
La primissima constatazione (più che non scoperta vera e propria, dato che esiste l’unanimità degli studiosi di angelologia a questo riguardo), del team Duplicity, era la seguente: tutti demoni possiedono natura angelica.
Ma se la natura angelica che esprimono i buoni, non li protegge dalla fame vorace del mondo, la via di salvezza parrebbe essere questa. Invertire i poli della propria natura angelica, in favore della natura diabolica.
Diventando così indigesti, invece che buoni da mangiare, per il mondo.
Si può fare più del bene essendo portatori di un sano spirito da ‘bravo diavolo’, che essendo angeli troppo buoni. Poiché questi, diventando cibo, vengono digeriti, e sono automaticamente convertiti in nutrimento, con cui la specie crescerà producendo nuovi esemplari cattivi.
Invece, nell’essere più bravi diavoli che angeli troppo buoni (N.B.: non si fa riferimento qui al cliché dei demoni dell’iconografia religiosa – esattamente come per gli angeli, che sono qui intesi come forze cosmiche), c’è una speranza di sopravvivenza. Che non è costituista da un comportamento ‘demoniaco’, beninateso, ma dal saper agire in maniera più scaltra, non ingenuamente trasparente, non ingenuamente fiduciosa nella bontà altrui.
Non fosse altro che allo scopo di sopravvivere.
Duplicity
“La maggioranza degli uomini è cattiva” (Biante)
Questo, tra i sette Savi, che scrissero ognuno una propria massima sull’oracolo di Delfi, aveva sintetizzato il succo della sua saggezza, nel monito che da il titolo al paragrafo.
E dava consigli proprio su come sopravvivere tra costoro.
1) “Sforzati di piacere a tutti i cittadini” (i diavoli sono più affascinanti, i buoni invisi per i motivi visti sopra);
2) “Non essere né benevolo, né mal disposto” (non essere buono non comporta appunto di essere un cattivo diavolo);
3) “Ciò che possiedi di buono, ascrivilo agli dèi, non a te” (tradotto: se proprio commetti l’errore di svelarti, sminuisciti);
4) “Qual è la massima sciagura per un uomo? Un altro uomo” (perché? perché ‘i più sono cattivi’ appunto).
5) “Cos’è proprio del sapiente? quando può nuocere, non volerlo” (perché non essere un buono per non soccombere ai cattivi non significa voler assomigliare loro).
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Sommando Duplicity e Biante, proviamo a cavarne un suggerimento utile per te
Proviamo a tirare le somme e isolare un suggerimento, per non dire un messaggio salvifico (che suonerebbe troppo wpretenzioso e wpletorico), destinato a chi, come te, è troppo buono.
Se sarai troppo buono/a, e ti comporterai anche in modo da farlo capire a tutti, non camperai facilmente, poiché la specie vedrà in te un ibrido umano-altra specie (angelo) e cercherà di liberarsi di te, o peggio, nutrirsene.
Lo farà colpendoti nei tuoi Weak Points (punti deboli), per fare che tiu sia un monito per tutti quanti gli altri che possiedano tratti diversi latenti, affinché li mantengano latenti. E restino buoni ingranaggi del Sistema.
Ma se invece che un angelo troppo buono, sarai un buon diavolo, te la potrai cavare.
Chi, essendo troppo buono, ha pure gli orecchi buoni, intenda.
E beh, sì, chiaro che mi sto riferendo anche a te. Altrimenti non avresti letto fino alla fine questo articolo, non ti pare?