The Canberra Effect
“Sì senatore abbiamo un compito…: difendere la nostra sicurezza nazionale. E vi assicuro che questa nazione non è sicura. Sì, a volte la minaccia è palese, ma so per esperienza che a volte è anche peggio senatori, ed È IN QUESTI CASI QUANDO LA MINACCIA È INIMMAGINABILE CHE ENTRIAMO IN GIOCO NOI“.
Questa la citazione da Fringe, che l’Esiliato ha ritenuto perfetta per donare un tocco di allarmante terrore alla sua ultima profezia circa i fatti che stanno per verificarsi a Canberra (Australia), all’estremo opposto del lembo del pianeta dove stiamo attuando il White Project. Sebbene i due eventi appaiano così distanti geograficamente in realtà sono connessi tra loro, perchè i nostri nemici vogliono esattamente questo, costringerci a inviare in Oceania una divisione speciale con i nostri migliori accoliti. E saremo costretti a farlo! Perché se non interverremo per bloccare in tempo quanto si sta mettendo in moto in questi istanti, accadrà che le forze oscure, fedeli servitrici da tempo immemore dell’Antico Ordine, si attiveranno per scatenare il massimo livello di pericolo.
Sempre per riflettere nella propria profezia il reale (benchè inimmaginabile) livello di pericolo, l’Esiliato ha impiegato tutto il suo scarso talento imitativo al fine di riprodurre fedelmente anche i lineamenti del viso immobilizzati da anni di sofferenza e lo sguardo da cane bastonato dell’agente speciale Broyles. Poi siccome voleva appunto rappresentare questo livello di terrore reale ma inimmaginabile ha preferito ricorrere all’imitazione del tono di voce straziante che possiede solo il timbro del doppiatore italiano Simone Mori. Il timbro perfetto per mostrare la disperata rassegnazione che ci si prova in presenza di un pericolo reale inimmaginabile.
Se invece avesse dovuto dotare la sua agghiacciante profezia del diverso genere di terrore che genererebbe la descrizione di un pericolo immaginabile ma irreale (che merita, per essere reso al meglio, di sfumature impercettibilmente diverse dal pericolo reale ma inimmaginabile), allora la scelta imitativa dell’Esule sarebbe ricaduta su un’espressione facciale più distesa propria dell’Agente Speciale Broyles presente nell’universo parallelo (quello con le torri gemelle intatte) ed alla sua voce originale (quella dell’attore Lance Reddick stesso, non doppiata).
Nei lunghi anni di preparazione alla professione di profeta minore l’Esule studio vari stili di annuncio profetico e infine trovò perfetta la prima combinazione “Broyles A con voce di Simone Mori” per profetizzare pericoli inimmaginabili ma reali, e quasi altrettanto ottimale la combinazione “Broyles B con voce di Lance Reddick” per preannunciare pericoli irreali ma immaginabili.
Ha inizio l’operazione “The Canberra Effect”.
Accolito Alessio già inviato sul posto.
Seguiranno presto aggiornamenti.
E speriamo di salvarti il fondoschiena anche stavolta.
Non si legge niente cambiate i colori dei caratteri grazieeee
in che senso, nero su sfondo bianco non fa contrasto?
Ř=Ŗ ∪{-∞}∪{+∞}