Il WP è un conflitto interiore
A volte vorrei entrare tra le fila dei Preservatori dell’Antico Ordine.
Ma non come infiltrato, proprio in veste di nemico della cosa che abbiamo creato.
Perchè nel White Project non sono soltanto le reclute ad essere riluttanti, gli stessi P.M. sono recalcitranti.
Persone in cui il progetto non suscitasse enormi perplessità, d’altronde, sarebbero meritevoli di cure ancor più attente!
E tu faresti bene ad essere ancora più preoccupato del fatto di essere attirato dalla forza di gravità del progetto.
Eppure tu, gira e rigira, sei qui. Forse saresti qui lo stesso. Forse non sarai più qui molto presto.
Molti recalcitranti hanno cambiato idea.
Le cose più improbabili hanno iniziato ad accadere.
Già le porte devono iniziare ad essere chiuse a quei guerrieri che prima rifiutarono l’ingaggio ed ora bussano per poter entrare.
Ma anche se avremmo bisogno di un enorme esercito, solamente per portare in equilibrio le forze in gioco, noi dobbiamo stavolta rifiutare loro l’ingresso.
Poichè ora è tempo di iniziare a fare posto per le cose nuove.
Le cose nuove verranno comunque.
L’Antico Ordine cadrà sotto il proprio stesso peso.
Soltanto allora i portali di accesso alle zazahot saranno sigillati ed il white project potrà dirsi completato.
Ed allora le cose nuove che continueranno a sorgere si dimenticheranno anche del white project.
Tutto questo fino al successivo ciclo per lo meno.
La costante, insistente, voglia di fermarlo, lo spavento di chi sta al timone, è principale forza motrice del progetto.