Se le accuse a Trump di essere un idiota circondato da clown fossero vere, questo cosa comporterebbe?

Se solo Trump avesse fatto come il faraone d’Egitto che scelse il mistico Giuseppe come consigliere personale, avrebbe potuto trasformare in un beneficio, l’uscita di un libro che cerca di infangarlo con accuse pesantissime!

Michael Wolff, l’autore del libro scandalo ‘Fire and fury, inside the Trump White House‘, ha sostenuto la tesi secondo cui l’uomo più potente della terra, eletto democraticamente – pure con discreto margine di vantaggio sulla concorrente Clinton – il Presidente degli USA Donald Trump sia “un idiota circondato da clown”.
Trump potrebbe essere ben più efficace nel difendersi da tali accuse se fosse meno impulsivo e più aperto a strategie di comunicazione maggiormente audaci. Intanto potrebbe iniziare sottolineando come i bersagli principali di tali accuse sono stati proprio gli imprenditori di maggiore successo passati alla politica, e che mancando dello stile proprio dei politici di mestiere che hanno potuto dedicare molto tempo a studiare la forma, fanno fatica a non apparire goffi ed impacciati. Come Thaksin Shinawatra in Thailandia o Silvio Berlusconi in Italia.

All’interno del wp non vengono prese posizioni politiche quindi non è nostro desiderio esprimere un parere sulla fondatezza di queste accuse. Il desiderio è quello di investigare questa apparente contraddizione per cui gli elettori premierebbero spontaneamente i candidati che sembrano fatti apposta per essere imitati dai comici o fatti oggetto di facili critiche. Non è solo il caso dei leader politici con storie di successo imprenditoriale alle spalle (in tal caso si potrebbe pensare al fatto che si siano “comprati” un pò di notorietà e favore da parte dei media con il denaro. Il fatto è abbastanza generalizzato. Un’opinione poco lusinghiera viene attribuita a molti dei più potenti governatori della terra. A volte si tratta di calunnie sostenute dagli oppositori e favorite da certi tratti somatici dei leader. Pensa alle espressioni facciali del nostro ex-premier, o alla corporatura e la faccia tondeggiante del dittatore nord-coreano.

Oppure pensa a come debbono apparire fuori luogo ed improbabili personaggi come Robert Mugabe (Zimbabwe) o lo zulu Jacob Zuma (Sud Africa), o il macho Putin (Russia), oppure, guardando al passato, istrioni come Ugo Chavez in Venezuela. Lo scandalo deve essere attenuato dal fatto che noi non conosciamo bene la diversa cultura di certe nazioni. La diversa cultura ad esempio potrebbe far apparire fuori luogo un leader arabo poligamo ad un occidentale, mentre un arabo troverebbe molto più improbabile un premier francese sposato ad una donna che potrebbe essere sua madre.

South African President Jacob Zuma (C) takes part in a dance during his traditional wedding to Tobeka Madiba, his fifth wife, at the village of Nkandla in northern KwaZulu-Natal January 4, 2010. The ceremony took place at Zuma’s traditional home in Nkandla, KwaZulu-Natal province, where the 68-year-old president, in Zulu tribal dress, married Madiba, 37, according to clan custom. Multiple marriages are allowed in South Africa and form part of Zulu culture but the practice has drawn criticism from HIV/AIDS activists in a country with one of the highest infection rates in the world. REUTERS/Siphiwe Sibeko (SOUTH AFRICA – Tags: SOCIETY POLITICS)

Ma è solo una questione di calunnie infondate, stravaganze che tali non sono presso certe culture, tratti somatici buffi che nulla hanno a che vedere con la personalità dei governanti, oppure esiste davvero una legge universale che favorisce l’attribuzione degli incarichi governativi a soggetti poco idonei a ricoprirli?


Di certo una legge universale diametralmente opposta esiste nel prevedere che per essere capi di organizzazioni criminali durevoli si debbono possedere precisi requisiti non ultimo dei quali una grande intelligenza. O per essere buoni generali di eserciti o strateghi militari giova essere paranoici. E di queste leggi sono intuibili le motivazioni. Ma quale potrebbe essere la correlazione tra l’ottenimento preferenziale del massimo incarico di governo, e personalità borderline o improponibili? O dotati di varie possibili caratteristiche inconciliabili con un primo ministro, colui che rappresenta il suo popolo davanti al resto del mondo?

Il ghost writer di Trump ha perso una occasione per lanciare un formidabile contrattacco allo scrittore denigratore, in grado di sollevare anche una importante questione su cui meriterebbe riflettere (e magari diversi mistici potranno giungere a conclusioni diverse ma tutte altrettanto affascinanti e rivelatrici della psicologia dei sudditi e degli elettori delle moderne democrazie.

Noi crediamo che avrebbe dovuto consegnargli una linea difensiva inoppugnabile come alcune di quelle esposte nel WP 1×02 (se non hai ancora avuto occasione di visionarlo puoi rimediare subito, sappi che l’Esiliato sostiene che quello sia il testo di cui va maggiormente fiero per la cronaca).

“Sono accusato di essere un idiota circondato da clown. Non dichiaro che questa accusa sia falsa, poichè voglio concedere il beneficio del dubbio a Michael Wolff. Se la sua tesi è corretta questo crea un problema da non sottovalutare per il sottoscritto. Michael Wolff infatti avrebbe scoperto che la maggioranza degli elettori americani alle primarie repubblicane e alle elezioni presidenziali, non abbia saputo scegliere di meglio di un idiota a guidare la prima potenza economica mondiale. O perchè idioti a loro volta oppure perché autolesionisti. Ora a me spetta decidere quale sia la cosa migliore da fare nell’interesse del mio popolo, che essendo mediamente idiota ha particolarmente bisogno di essere guidato da un leader capace.

Ma per raggiungere questo risultato dovrei stabilire il principio che in presenza di una maggioranza di elettori idioti sarebbe bene sospendere le elezioni democratiche e stabilire un nuovo metodo elettorale, oppure in presenza di una manifestazione di volontà autolesionista ma consapevole, dovrei stabilire se in presenza di questo tratto caratteriale degli elettori, il loro diritto a votare un presidente idiota venga meno. Ma occorrerebbe fare dei test psicologici, test del quoziente di intelligenza e del grado di autolesionismo dei votanti.

Non è una questione semplice da sbrigare, prima di tutto dovrò chiedere a Michael Wolff di indicarmi degli specialisti selezionati da lui che è invece molto intelligente, per rimpiazzare i clown che ho scelto di mia iniziativa, poiché ignoravo che l’essere un presidente idiota mi precludesse questa prerogativa presidenziale. L’essere idiota non mi scusa comunque di aver accettato un incarico di tale responsabilità, come non scusa la maggioranza degli elettori che si sono dimostrati idioti come me dal ritenere di avere il diritto di votare.  Mi permetto, prima di mettermi al lavoro su questo grave problema, ben poco alla portata di un idiota come me, di rivolgere un appello a Michael Wolff.

La prossima volta dovrebbe essere tanto gentile da informare in anticipo il popolo americano del fatto che è composto di una maggioranza di idioti totali, metterli prima in guardia dall’idiozia del sottoscritto e dare le istruzioni di voto a prova di bambino, che gli elettori avrebbero dovuto mettere in pratica meccanicamente, avremmo evitato tutto questo bel casino, ed io mi sarei risparmiato lo stress di un incarico politico al di sopra delle mie possibilità, restando a dedicarmi alle mie precedenti attività appropriate e semplici da svolgere anche per un idiota come me e per il branco di clown collaboratori di cui tendo a circondarmi, mi riferisco a stare al timone di un impero economico costruito da quell’idiota del sottoscritto”. Molto meno banale che twittare:

Se ti accusano prova a pensare che la linea difensiva più inoppugnabile solitamente non è quella più istintiva e … convenzionale che ti viene in mente. Ma consiste nel conferire all’accusa la massima credibilità, mostrare l’apertura mentale di chi ascolta le accuse che gli vengono rivolte, poi potrà decidere se dichiararsene colpevole (che non necessariamente è la soluzione peggiore, può essere liberatoria), oppure mostrare le contraddizioni che sono INEVITABILMENTE presenti in una critica, fosse anche l’accusa più veritiera e da cui sembrerebbe impossibile difendersi. Questo in virtù della legge universale che non esiste nulla nel creato privo di contraddizioni interne. (per alcuni esempi di paradossi, di come l’apparenza quasi sempre contraddice la propria essenza, puoi prendere spunti dall’episodio 3 a questo link).

Se sei un pezzo grosso e desideri essere aiutato occasionalmente oppure su base continuativa da un ghost prophet writer di spiccate doti esoteriche, oppure conoscitore della cabala, o altri profili ancora a seconda di quale sia quello che fa al caso tuo, scrivi per avere informazioni alla W Prod. SRL e mettici alla prova (prima settimana gratis, poi tariffario variabile a seconda del social dove verrà impiegato). Pagamento fisso molto modesto e premio in caso di vittoria alle elezioni o raggiungimento del risultato prefissato. Fai la scelta giusta, fai come il faraone. Anche perchè il prophet ghost writer essendo profetico, ha il vantaggio di imbroccarci il più delle volte, risparmiandoti figuracce!

Le vacche magre è meglio evitarle, quelle grasse invece possono essere munte nel rispetto della loro natura sacra. Anzi, se non venissero munte soffrirebbero. Noi abbiamo i muntori esoterici che possono fare prosperare te, la tua mandria di vacche grasse, i tuoi follower, fare la guardia al tuo gregge di pecore abbaiando e twittando, quando tu, pazzo che sei, le abbandoneresti per andare a recuperare la pecora nera che si perde sempre. Tutto questo, ovviamente, detto in termini simbolici, perché è la sola maniera di autorizzarmi a pensare di non aver scritto un mucchio di fesserie. Una precisazione però: i nostri GPW non lavorano a beneficio di uomini fuorilegge, latitanti, esponenti delle streghe del Salemto, ed ovviamente dei membri, a qualsiasi livello gerarchico, dell’AOK (Ancient Order Keepers).

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