Concessa l’eutanasia a una ragazza olandese di 17 anni?

I giornali hanno riportato la notizia di una ragazza olandese, a cui sarebbe stata concessa l’eutanasia!

 
Forse avrai sentito questa notizia, ma non la sua smentita.
Repubblica aveva titolato “Olanda, stuprata da bambina ottiene l’eutanasia a 17 anni”; La Stampa “Stuprata da piccola, a 17 anni ottiene l’eutanasia in Olanda”; il Foglio “Olanda, eutanasia su una minorenne depressa.”
 
Questo è giornalismo irresponsabile. Questa notizia ha determinato un crollo psicologico nel sottoscritto.
Questi poteva benissimo non scoprire la verità, se non avesse fatto una ricerca, nei giorni successivi, trovando questo articolo.
Dato che legge i quotidiani ed ascolta i telegiornali occasionalmente (non è mica obbligatorio).
 
Immediatamente ho pensato a te. Ok, non proprio immediatamente.
Noa
Pothoven

Il primo pensiero è stato: ‘eutanasia a una minorenne????’

Ho pensato che a te magari è arrivata solo la notizia ma non la smentita.

Magari hai registrato questa informazione senza rendertene conto, e hai pensato di essere una persona forte, che sopravvive a questo genere di notizie.

E invece un pezzettino della tua anima è morto insieme a Noa.

Un frammento della tua speranza è stato utilizzato come carta per fotocopiare questa notizia falsa nella tua psiche. Non puoi farne a meno.
Perché hai in te una cosa che si chiama ‘umanità’ (qualcosa che l’Antagonista delle Prime Dominazioni non possiede, per la cronaca, e non possiedono alcuni esseri umani privi dei neuroni-specchio).
 
Allora ho pensato di farti questo dono.
eutanasia
notizia in prima pagina di un giornaleNoa Pothoven

Sperando di farti cosa gradita, se non lo avessi già scoperto, ti volevo informare che la notizia dell’eutanasia era falsa! 

Come?
 
Prego, non c’è di che. Figurati! Per così poco?
 
Va beh se proprio vuoi sdebitarti (tu l’hai detto!), allora ci sarebbero queste due cose che puoi (o forse sarebbe meglio dire DEVI?) fare come gesto di gratitudine.
 
1) resuscitare quel pezzettino di anima morta insieme alla ragazzina olandese (perché se i pezzettini iniziano ad essere troppi poi esercitano una forza di gravità anche su quelli rimasti… e questo non è un bene).
 
2) riciclare la speranza consumata per registare la notizia nella tua psiche.
 
Certo che questo sarebbe una manifestazione di gratitudine. Simbolica? Niente affatto! Perché la tua speranza serve a questo progetto.

Nel senso che senza speranza non si diventa WPnauti, senza WPnauti non ci sarebbe nessun white project. 

operazione 7-HAVV

somebody killed the rhinoeutanasia

Ahimé c’è anche chi non si scandalizza per l’eutanasia di una minore … ma per ‘l’operazione 7-HAVV’ sì.

Esiste qualcuno che non fa una piega quando legge di una minorenne a cui l’Olanda avrebbe concesso l’eutanasia, come parte del suo servizio ‘sanitario’ nazionale, però si scandalizza per un esperimento onirico collettivo.
Specialmente a causa dell’uso di un presunto sigillo che aprirebbe portali demoniaci, che invece é un pezzo di un’immagine acquistata su Shutterstock!
Si scandalizza per un esperimento il cui ideatore ha risposto alle mail di un follower che voleva fare la stessa scelta di Noa! E che, stando a come è terminato quello scambio di mail, lo ha pure convinto a desistere.
Ok, magari era uno scherzo. Forse gli piace crederlo che abbia davvero desistito, anzi no, spererebbe che fosse tutto uno scherzo di cattivo gusto. Possedendo solo un indirizzo mail non ha potuto fare altro.
Ma torniamo al punto. Alla luce di questo genere di reazioni, quell’esperimento potrebbe essere interrotto prima del termine naturale. Dovesse capitare ne riparleremo in un altro comunicato.
Adesso prova a concentrarti sui punti 1 e 2 ok?
P.S.: se ti trovi ad essere tra quelle persone che pensano di farla finita, il white project non è in grado di fare nulla per aiutarti, per favore non scrivere mail o messaggi anche se a qualcuno che lo ha fatto prima di te sono state date delle risposte, perché allora si aveva il tempo per farlo, oggi mancano le risorse umane. E sarebbe irresponsabile sostituirsi a servizi come questo, dove ci sono dei professionisti che sanno cosa rispondere.
Pothoven

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