Il calabrone non può volare, anzi sì

La storia in realtà non parlava del calabrone, era un bombo…

E normalmente ci si sofferma sull’aspetto new age della cosa: cioè che tutti possiamo fare cose impossibili, bla bla bla.
In realtà si tratta di un equivoco. Battendo le ali 230 volte al secondo questo molesto insetto fituso può volare senza infrangere alcuna legge.

Però ne capitano altre di cose DAVVERO impossibili. Come una particella che NON può attraversare un muro epperò lo fa perché prende energia in prestito da se stessa nel futuro. Come se tu potessi attraversare un muro perchè dietro il muro si trova un martello pneumatico o una fiamma ossidrica o un esplosivo. Basta che lo prendi in prestito dal futuro e il gioco è fatto. Per non violare troppe leggi, deve essere impossibile cogliere la particella nell’istante in cui sta attraversando la barriera. A me da piccolo era successo qualcosa di simile, ero rimasto chiuso fuori da una porta chiusa, poi ad un certo punto mi sono trovato dall’altra parte a domandarmi come avessi potuto attraversarla visto che non ricordavo di averlo fatto. Ma trattandosi di un ricordo d’infanzia lo presento con il beneficio del dubbio anche a me stesso…

Comunque sia nel caso della particella questa cosa impossibile non è del tutto impossibile, si chiama effetto tunnel’.
Al che un guru new age potrebbe, legittimamente, affrettarsi a ricavarne la deduzione che anche tu puoi superare barriere impossibili da superare: basta che prendi energia in prestito dal te stesso del futuro (copyright WP 2017, all rights reserved), e non è nemmeno detto che tu sia obbligato a restituirla, perchè se il te stesso del futuro si lamenta basta che tu gli dica: “chi è causa del suo mal pianga se stesso!”.
Cioè se vuoi diventare ricco, basta che il te stesso del futuro, che già è diventato ricco, ti presti dei soldi con un finanziamento a fondo perduto, con cui iniziare la vita da ricco, ed il gioco è fatto. ‘Lui’ magari ti dice: “ma siamo sicuri che poi me li rendi?”. E tu puoi rispondere: “fai come se fossero già tuoi, visto che tu sei me”. E lui: “ma sei sicuro di non preferire della buona energia?”. E tu: “no grazie, preferisco il malloppo, se proprio fai fatica a mandarmeli in versione cartacea o a mandare un bonifico nel passato, beh… vanno bene anche in bitcoin”.

Perché è comprensibile che di ogni cosa impossibile, si cerchi immediatamente un beneficio da cavarne, per carità. O un insegnamento, una morale.

Ma al di là dei legittimi insegnamenti più o meno spirituali che si possono ricavare, queste cose impossibili, non dovrebbero anche essere prove sufficienti del fatto che viviamo in un universo impossibile?

Se nell’universo accadesse anche solo UNA cosa impossibile, tipo che arriva un rinoceronte e ti chiede se puoi prestargli un accendino, non sarebbe questo una prova sufficiente del fatto che ti trovi in un universo impossibile (nel caso in cui tu non stia sognando)?

Una volta esaminati tutti gli insegnamenti spirituali ricavabili da un rinoceronte tabagista o da un insetto sovrappeso che vola senza patente, o dal fatto che una particella possa prendere energia in prestito dal futuro per trapassare una barriera invalicabile, non si dovrebbe anche stabilire che viviamo in un universo impossibile?

Obiezione: “ok, viviamo in un universo impossibile, e allora?”… Beh, siamo d’accordo, non è una informazione ‘utilizzabile’, però è davvero così secondaria?

Cioè, tu dammi il tempo di ragionarci sopra ancora un po’ a sta cosa, e vedrai che andrò a parare su qualche conclusione (sempre inutile, probabilmente).

Post scriptum: se un rinoceronte dovesse mai domandarti “hai da accendere?”, le due possibili risposte da dare sarebbero: “sì eccoti l’accendino”, oppure “no, non ho da accendere”. La risposta “No, non fumo” va fatta a chi ti chiede “Fumi?”. Il rinoceronte magari ha già dei sensi di colpa per via del fatto che non dovrebbe fumare, se non possiedi un accendino non occorre che ti giustifichi. Altrimenti se ti avesse domandato “hai un condom?” cosa gli avresti dovuto rispondere????

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