Appunti estrapolati dal sublime testo “Gli angeli custodi” del poeta-cabalista Haziel

Ho riscoperto un libro di Haziel che devo dire avevo abbastanza trascurato la prima volta che lo sfogliai. Mi occorreva ripassare alcune cosette di cabala ed angelologia diverse dalla mia solita fonte e allora ho ripreso in mano il libro “Gli angeli custodi“.

La verità è che l’autore era stato encomiato con parole di sincera stima da parte di uno studioso di cabala (non specializzato solo su quella materia però) che capitava essere anche il mio maestro vi vita preferito. Dei suoi 150 libri pubblicati sulla materia solo alcuni hanno beneficiato di una traduzione in italiano, purtroppo con l’esclusione del suo testamento letterario in due volumi dall’altisonante titolo “Le grand livre du grand livre” (stiamo cercando un accolito madrelingua francese che ce lo traduca).

A poco è valsa la supplica che ho rivolto all’amico editore e scrittore Andrea Colamedici, a sua volta consapevole della portata epocale di questo testo cabalistico. Andrea ha chiesto ma mi ha informato circa la mancata disponibilità dell’editrice Bussiere a cedere i diritti per il mercato italiano.

Fatto sta che ho ripreso in mano “Gli angeli custodi” alla ricerca di qualche spunto sul coro degli angeli “lunari” o (“semplici”) angeli. Visto che siamo nel periodo di reggenza del loro coro e poi per la mia particolare curiosità circa il Mondo dei desideri, cioè la sephirah Yesod (quella violetto in basso. Per chi non lo sapesse ogni coro “abita” in una sefirah e le sole eccezioni consentite sono gli “amministratori di condominio” che possono essere posti a sorvegliare un coro di angeli diversi, andando ad abitare nella loro sephira…

Il Mondo dei de-sideri rappresenta etimologicamente il mondo dove si potrebbero realizzare i nostri più reconditi desideri, quelli che disobbediscono alle raccomandazioni astrologiche (“sidera” significa stelle infatti), quelli che sfuggono alle influenze di giove e saturno perchè migrano all’esterno dell’universo dove queste stelle impongono i loro influssi a volte deleteri a volte benevoli (più spesso impercettibili, se vogliamo essere sinceri).

Acquisita maggiore dimestichezza con questo coro immagino sia più agevole padroneggiare questo mondo dei desideri. L’ideale sarebbe prendere confidenza pure con quelli che sovrintendono le altre due sephiroth “meridionali” Netzach e Hod (il trio di sefiroth della “formazione”) che sono anch’esse collegate da canali di accesso al nostro mondo dal quale in molti vorremmo evadere (Malkhut in gergo cabalistico).

La cosa strana è che non vi è molta corrispondenza tra i colori e le caratteristiche dei cori angelici residenti e la le sephiroth dove abitano. Ma non mi stupisco più di tanto: i cori angelici più alti in grado avranno preteso per se i piani alti, da cui si gode una vista panoramica spettacolare sugli zahzahot, 3 splendori interni alla divinità, teoricamente invisibili a chiunque altro, ma che mi faccio l’idea possiano lascer trasparire qualche fuga luminosa un pò come le aurore boreali no?

E comunque tra poco leggerete una frecciatina di Haziel rivolta a chi tiene l’oro nascosto in cassaforte che sembra rivolta anche a Colui che serba in quei tre contenitori chissà quali ben di Dio… Ma torniamo ad Haziel. In questo primo episodio voglio condividere con voi alcune perle di saggezza dal libro “gli angeli custodi” che sono uno dei motivi per cui mi sono avvicinato alla cabala. E’ un modo di ragionare e pensare in maniera mistica che conduce in territori molto affascinanti ed a volte geniali. Passo la parola alla buonanima di Haziel (qui sotto un video sottotitolato con cui possiamo ricordarlo).

Come si può contribuire all’Opera Divina? Accrescere l’Opera Divina della Creazione, nel suo significato mondano, equivale a fare in modo che la Terra renda al massimo, e che gli Uomini dispongano di facilitazioni per vivere e per realizzare i loro propositi. L’uomo o la donna a capo di un’impresa, che ci creda o no, sta collaborando all’Opera Divina. Al contrario, chi custodisce il suo oro in cassaforte, chi compra un bene, non per utilizzarlo, ma per conservarlo in caso di bisogno o perché acquisti valore nel tempo, agisce contro l’ordine cosmico. Costui prepara la propria miseria per la prossima vita.

Quando, nella nostra vita quotidiana, siamo chiamati e facciamo finta di non sentire, quando non rispondiamo al telefono, quando mandiamo a dire che non ci siamo a chi chiede insistentemente di noi, quando evitiamo le responsabilità, quando non prestiamo aiuto al ferito che ci fa segno sulla strada di fermarci... stiamo dando vita al nostro Doppio della quarta Regione, e ciò ci obbligherà a trascorrere un lungo soggiorno in questa dimensione, senza contatti con gli altri, senza la consolazione di sapere che la For­za di Repulsione distruggerà questo mostro con le braccia incrociate…

Ecco la ragione per cui le Leggi dell’Universo ci insegnano che dobbiamo evitare l’indifferenza.
In questi tre ultimi paragrafi abbiamo messo in rilievo la straordinaria importanza dell’impegnarsi, dell’esporsi e dell’assumersi le proprie responsabilità nella vita. Chiudersi nel proprio bozzolo, non partecipare a nulla, conduce a una terribile alienazione futura. I legami perversi o sbagliati portano esperienze che, alla fine, conducono alla conoscenza delle Leggi del Mondo. L’indifferenza non porta da nessuna parte…

Quanto abbiamo appena detto sull’Universo Astrale ci porta a una conclusione talmente evidente da passare inosservata: noi stiamo già vivendo nel Mondo del Desiderio, noi siamo già cittadini di questa Sfera, poiché possiamo trasmettere emozioni grazie al Corpo Astrale.
Certi scrittori descrivono il tessuto emotivo dei loro personaggi come se fosse reale, e ciò crea storie in cui l’evento nel Mondo materiale si intreccia a quello che prende forma nel Mondo emozionale.
Cerchiamo di intensificare la nostra vita emotiva focalizzandoci su desideri superiori; viviamo intensamente le situazioni, mostriamo calore umano, siamo positivi e appassioniamoci a tutto ciò che facciamo. In questo modo contribuiremo alla formazione del nostro Corpo del Desiderio, affinché raggiunga la maturità prima.. .
Socrate diceva che l’errore è il primo passo verso la Verità, poiché può esistere solo in rapporto a essa, essendo una conoscenza incompleta e imperfetta.
 
L’errore è legato alla Verità, e noi possiamo osservare, nel Mondo degli Archetipi, che ogni Pensiero divino possiede una forma, e che la Verità tritura, come la macina di un mulino, i pensieri sbagliati per assorbirli.
In questo modo chi ha giudicato erroneamente ottiene l’evidenza della Verità; al contrario, chi non ha formulato alcun pensiero, né vero né falso, non la percepisce, perché non esiste nulla che lo colleghi a essa.
È dunque meglio sbagliarsi piuttosto che non pensare. Nel Mondo Mentale chi ha torto può riconoscere i suoi sbagli, ma chi non ne commette, semplicemente perché non pensa, si trova sempre ai margini della Verità.
  
Il nono coro degli Angeli, chiamati semplicemente Angeli (oppure Angeli Lunari) è ubicato nella sefirah Yesod, ovvero il mondo del Desiderio.

“Nelle Regioni degli Archetipi dei Desideri … avviene la solidificazione dei flussi spirituali provenienti dalle Sfere Superiori del Mondo del Pensiero. …. che Arcangeli ed angeli rielaborano nelle forme archetiopiche del tuo Corpo del desiderio e del tuo Corpo Mentale. Ma per il momento questi due Corpi sono allo stato embrionale, non possiedo­no organi come quello Fisico e, nella maggior parte degli uomini, hanno la forma di una densa nube ovoidale che circonda l’organismo e lo penetra. Solo il Corpo del Desiderio di alcuni privilegiati è strutturato come quello Fisico”.

E tu ed io che possiamo fare per ottenere un corpo del desiderio bello muscoloso e … desiderabile?
Non sarebbe meraviglioso se riuscissimo a rendere questa nuvola ovoidale il più possibile simile ad una sfera ordinata, se rendessimo questo corpo del desiderio flaccido un guizzare di muscoli?
La strada semplice è già stata suggerita dal formidabile Igor, . .La strada più semplice ed al tempo stesso geniale per riportare in forma il Corpo del Desiderio è già stata suggerita dal formidabile Igor Sibaldi (“la tecnica dei 101 desideri”), ma siccome abbiamo appena visto che sbagliare è una cosa positiva, vogliamo provare a riportare alle forma fisica perfetta tutti e tre i corpi che indossiamo nelle tre le sephiroth della Formazione, così da sfoggiare anche un corpo astrale ed un corpo mentale scultorei!
Ma come fare? L’Evaso ed io abbiamo un paio di idee su come mettere assieme una strategia per arrivare a destinazione (che significherebbe imparare a riconoscere i propri desideri, a vedere la bellezza e ricordare meglio e a basare il proprio giudizio alla ricerca della verità). Si muove lungo due fasi.
Primo. Haziel ci fornisce questo prezioso indizio: “tutti i Mondi sono sferici”, allora perché non replicare contenitori sferici rigidi e perfetti (ma vuoti al loro interno) come Malkhut?
Secondo (questa è un’intuizione del sottoscritto Esiliato, modestamente): applichiamo le regole matematiche al mondo metafisico! il paradosso di Tarsky applicato alle sephiroth. Il paradosso dice che da una sfera se ne possono ricavare due con lo stesso identico numero di punti. Ma se una sfera è uguale a due sfere allora due sfere possono essere uguali a quattro sfere e quindi, se la matematica non è un’opinione, una sfera è pari anche a 4 sfere. Ecco allora che applicando il paradosso nell’ambito dei mondi sferici sefirotici, dovremmo riuscire a quadruplicare la nostra Malkhut in 4 e farci stare dentro il Mondo del desiderio, il mondo della verità e il mondo della bellezza.
Nome in codice del progetto: “PRENDI QUATTRO CORPI PAGHI UNO”.
Il nuovo motto dell’Esiliato sarà: se Banach, Tarschy e Hausdorff sono riusciti a sdoppiare una sfera allora l’Evaso ed io, in due, riusciremo a quadruplicare una sephirah! Lo giuro sulla testa dell’Oracolo di Delirium City!
Beh, non esageriamo. Però una speranza di riuscire a farcela ce l’abbiamo.
Domanda dell’Evaso: “Probabilità di successo?”
Risposta (al telefono) dall’Oracolo di Delirium City: “Lo 0,001308%”.
Profeti minori: “E cosa potrebbe aiutarci a raggiungere questo traguardo?”
L’Oracolo: “Scoprire quale delirogeno avevano fumato quella sera Banach, Tarschy e Hausdorff”.

Leave A Comment